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Corriere della Sera
20 February 1995
Two boys die at the dianetic center - They were hosted in a center in Lombardy - same symptoms in both the victims - The defense: "we saved 1,200 people"
TACENO (Lecco) - "Why don't you say instead that we saved 1,200 people from drugs?" Angela, an assistant of the Narconon community in Taceno, Valsassina, protests. Last night another guest of the center, the second, died at the hospital in Lecco. Paride Ella, 22 from Grassobbio (Bergamo), ceased to live after five days of agony. He had similar symptoms - vomit and diarrhoea - as the ones felt by Giuseppe Tomba, 26 from Solaro (Milano). But for him there even wasn't enough time to call a doctor. The dianetic community - rehabilitation from drugs through purification courses, vitamins and minerals to get rid from negative entities - is not provided with medical service, and the doctor of the village just established that Giuseppe's heart wasn't beating anymore. The two young men were at the beginning of the therapeutic path, the vitamins phase.
When Paride started to feel bad, last Wednesday - Angela points out - the first aid station felt nothing serious was going on. And we ourselves thought maybe it was a suggestive effect after his friend's death. However, we insisted to have him hospitalized. At the hospital his conditions revealed to be desperate: kidney failure.
Tomorrow an autopsy will be held, while the results of the report about the first victim officially (by now) struck down by a heart attack, is being waited for.
Giuseppe Tomba was received by the community - one of the 13 Narconon centers coordinated by the "Association for a Better Future" - on the 9th last, while Paride on the 7th last. Both of them were hoping to get out of the tunnel [of drug addiction] without methadone or other drugs, but taking inspiration from the dianetic principles common to a galaxy of movements imported from the USA (the Court of Cassation has recently acquitted the the Church of Scientology of Ron Hubbard of the charge of crime association).
Two parallel tragedies: was it a perverse coincidence or did something not work in the "therapeutical programme"?
One gets into Narconon with a health certificate and a £15 millions [€7,690] cheque: a "donation", not a payment. The treatement is based upon psychotherapy and vitamins. Products that do not need a prescription to chase away the drug temptation. Taceno, a former spa hotel, started its activity a couple of years ago: 25 operators (several ex drug-addicts or friends of them, enlighted on the nature of drugs by Hubbard's doctrines) and 70 beds.
[It has been] An existence afflicted by controversy. The mayor of Taceno asked in vain for the closing of the ex-hotel. Now these two deaths, one after the other.
They are drugs victims, not victims of the community - the operators [of Narconon] insist in a common front - just like the other hundred struck down by an overdose in Italy since the beginning of the year.
original article:
CORRIERE DELLA SERA Lunedì 20 febbraio 1995 pag. 13
Tragedia nella lotta alla droga
Due ragazzi morti al centro dianetico
Erano ospiti di un centro in Lombardia - Nelle vittime gli stessi sintomi
La difesa: "Ne abbiamo salvati 1200"DAL NOSTRO INVIATO
TACENO (Lecco) - "Ma perché non dite invece che dalla droga ne abbiamo salvati 1200", protesta Angela, un'assistente della comunità Narconon di Taceno, Valsassina. L'altra notte, all'ospedale di Lecco, un altro ragazzo ospite del centro, il secondo, Paride Ella, 22 anni, di Grassobbio (Bergamo), ha cessato di vivere dopo 5 giorni di agonia. Disturbi simili vomito e dissenteria - a quelli che martedì scorso aveva accusato Giuseppe Tomba, 26 anni, di Solaro (Milano). Per lui però non c'era stato nemmeno il tempo di chiamare un medico. La comunità "dianetica" - il recupero dalla droga attraverso corsi di purificazione, vitamine e sali minerali "per liberarsi dalle entità negative" - non dispone di servizio sanitario e il dottore del paese aveva solo constatato che il cuore di Giuseppe non batteva più. I due giovani erano agli inizi del percorso terapeutico, la fase delle vitamine.
"Quando mercoledì Paride si è sentito male - sottolinea Angela - la guardia medica non credeva a nulla di serio. Anche noi pensavamo, chissà, a un ef-fetto della suggestione dopo la morte del compagno. Tuttavia abbiamo insistito per il ricovero". In ospedale le sue condizioni si sono rivelate disperate: insufficienza renale. Domani l'autopsia, mentre si attendono ancora i risultati della perizia sulla prima vittima, ufficialmente, per ora, stroncata da infarto.
Giuseppe Tomba nella comunità - uno dei 13 centri Narconon coordinati dall'"Associazione per un futuro migllore" - era stato accolto lo scorso 9, Paride il 7. Entrambi nella speranza di uscire dal tunnel non con il metadone o altri farmaci, ma ispirandosi ai principi dianetici comuni a una galassia di movimenti importati dagll USA (la Chiesa di Scientologv di Ron Hubbard è stata appena assolta in Cassazione dall'accusa di associazione a delinquere). Due tragedie parallele: perversa coincidenza o qualcosa non ha funzionato nel "programma terapeutico"?
A Narconon si entra con un certificato medico e un assegno di 15 milioni: "donazione", non pagamento. Trattamento a base di psicoterapia e di vitamine. Prodotti che non richiedono la ricetta per cacciare la tentazione della droga. Taceno, ex albergo termale, funziona da un paio d'anni: 25 operatori (numerosi ex tossici o loro amici illuminati sulla strada della droga dalle dottrine di Hubbard) per 70 posti.
Un'esistenza travagliata dalle polemiche. Invano il sindaco di Taceno aveva chiesto la chiusura dell'ex albergo. Ora le due morti una dopo l'altra. "Sono vit-time della droga, non della comunità - fanno fronte comune gll operatori - Come gll altri cento già stroncati da overdose in Italia dall'inizio dell'anno". Andrea Biglia